Venne contattato dal regista Stanley Kubrick, che in quel periodo stava girando Barry Lyndon, per capire come riuscì ad armonizzare musica e immagini nelle sequenze di "C'era una volta il West", per poter replicare la stessa tecnica per il suo film[10]. I Programmi in tv ora in diretta, la guida completa di tutti i canali televisi del palinsesto. Principalmente si va al cinema per vedere un film, poi le colonne sonore sono un contorno del film stesso. L’epica da grande schermo di Sergio Leone è entrata per sempre nell’immaginario collettivo: destinato fin da ragazzo ai fasti della settima arte, Leone è riconosciuto come uno degli autori più importanti a livello internazionale. [6] I primi lavori di un certo rilievo lo videro prima come assistente regista del padre in Il folle di Marechiaro, successivamente di Carmine Gallone e Alessandro Blasetti, e poi dell'amico di famiglia Mario Camerini. Il film avrebbe dovuto raccontare, oltre che le pagine più drammatiche della guerra in Russia, una storia d'amore tra un giornalista statunitense e una ragazza russa, in un ideale messaggio di pace fra le due superpotenze. La pellicola, originariamente diretta da Bonnard, viene ultimata da Leone (che ha collaborato alla sceneggiatura) perché il settantenne regista è costretto ad abbandonare il set a causa di una malattia. Il cinema è mito». Leone ne scrisse il soggetto e la sceneggiatura assieme a Verdone e a Rodolfo Sonego. [8], L'esigenza di dedicarsi al genere nacque dalla crisi cinematografica dei primi anni sessanta, e dalla ricerca di Leone di forme narrative ispirate al cinema tedesco di genere in voga in quegli anni. Tuttavia i titoli di apertura del film non riportano il suo nome ma solo quello di Bonnard. Si trattava di un progetto di un nuovo film western pensato per due grandi attori statunitensi (si parlò allora delle stelle nascenti Richard Gere e Mickey Rourke). "Da C'era una volta il West in poi il sogno americano di Leone inventa una delle più entusiasmanti avventure di emigrazione intellettuale di un europeo verso gli Stati Uniti degli ultimi cinquant'anni. Sergio Leone morì il 30 aprile 1989, all'età di 60 anni, per un attacco cardiaco. Successivamente, Leone incomincerà a interessarsi del genere peplum, basato su azioni eroiche ed epiche di soldati e imperatori sia greci sia romani. La vita straordinaria di David Copperfield, ©2001 - 2021 Anicaflash S.r.l. Girato negli scenari della Monument Valley, in Italia e in Spagna, il film risultò come una lunga, violenta e quasi "onirica" meditazione sulla mitologia del West. “Il buono, il brutto, il cattivo” è un film epico che rivaleggia con “Ben Hur”. È uscito in DVD e Blu-Ray il 4 dicembre 2012. Ma l'opera di Leone fu bocciata da Maesso. Sergio Leone (Roma, 3 gennaio 1929 – Roma, 30 aprile 1989) è stato un regista, sceneggiatore e produttore cinematografico italiano. Sono bastati sette film a Sergio Leone per lasciare un’impronta indelebile nella storia del cinema. Ebbe infatti una piccola parte, come comparsa, in Ladri di biciclette di Vittorio De Sica, di cui fu per quel film assistente non retribuito[6]: quando i protagonisti Antonio e Bruno vengono sorpresi a Porta Portese da un temporale si riparano sotto un cornicione dove arrivano anche dei seminaristi stranieri tra cui Leone. Nel 1959 subentra a Mario Bonnard, colpito da una malattia che lo costrinse ad abbandonare il set (ma Leone racconterà poi che Bonnard in realtà "scappò a dirigere il film 'Gastone', con Alberto Sordi, affidandogli la regia del film che stava abbandonando ed in cui lui era stato imbarcato come aiuto regista"), alla regia di Gli ultimi giorni di Pompei, al quale aveva collaborato alla sceneggiatura. Il secondo film fu Per qualche dollaro in più (1965), diretto ancora una volta da Leone, con il quale aveva stabilito un buon rapporto; la trama era poco più che una variazione sul tema, questa volta con l'aggiunta di un personaggio, affidato all'interpretazione del collega statunitense Lee Van Cleef. Al soggetto collaborarono anche due altri grandi registi, Bernardo Bertolucci e Dario Argento; quest'ultimo, all'epoca, era ancora quasi completamente sconosciuto. Il colosso di Rodi è un film del 1961 diretto da Sergio Leone. I due film seguenti, Per qualche dollaro in più (1965) e Il buono, il brutto, il cattivo (1966), completano quella che è conosciuta come la "trilogia del dollaro". Ciascuno di questi film ha potuto beneficiare di un budget sempre maggiore e di migliori mezzi tecnici del precedente, e le capacità del regista sono riuscite anche a produrre risultati via via superiori anche al botteghino, dato il successo di pubblico. Il cinema di Sergio Leone, Cineteca Bologna, 2014, Marcello Garofalo, Tutto il cinema di Sergio Leone, Baldini&Castoldi, 1999, Maurizio Graziosi, "Sergio Leone", in catalogo del "Premio cinematografico Sergio Leone" di Torella dei Lombardi, 2003. La sceneggiatura fu invece scritta da Sergio Donati, insieme con Leone. Nei western tradizionali statunitensi, tanto gli eroi, quanto i cattivi tendono a avere dei tratti caratteriali idealizzati e stereotipati. Nel 2013 il gruppo rap italiano Colle Der Fomento gli ha dedicato una canzone col titolo Sergio Leone. [16] Nel 2004 è stato reso pubblico dal figlio un lungo trattamento inedito, quasi una pre-sceneggiatura, di una cinquantina di pagine, intitolato Un posto che solo Mary conosce, pubblicato poi in esclusiva mondiale dal mensile di cinema italiano Ciak. Da questo intento esordì alla sua prima regia accreditata con Il colosso di Rodi (1961). Nel 1986 si ritrova di nuovo a lavorare con l'amico Carlo Verdone, questa volta nella realizzazione del film Troppo forte con lo stesso Verdone, Mario Brega e Alberto Sordi protagonisti. Nel 1970, venne contattato dalla Paramount per dirigere il film Il padrino, ma Leone declinò l'offerta[9]. Appassionato fin da bambino al cinema statunitense[6] (adorava John Ford e Charlie Chaplin), Leone, dopo le prime esperienze col padre Vincenzo, iniziò a lavorare nell'ambiente cinematografico già all'età di diciotto anni. Nella primavera 1963 l'operatore Stelvio Massi ed il direttore della fotografia Enzo Barboni incontrarono Sergio Leone al bar "Rosati" in piazza del Popolo e gli dissero che avevano appena visto un film giapponese al cinema "Arlecchino" lì vicino, "La sfida del samurai", e gli suggerirono di farne un western... Leone fu fortunato a essere tra i primi pionieri del genere che prese il loro posto nelle preferenze del largo pubblico, il western, dando anzi vita a un proprio importante sottogenere di matrice italiana, noto con il nome di spaghetti-western, il cui modello di stile divenne il primo film del genere del regista, Per un pugno di dollari del 1964, uno dei più famosi della storia del genere. Questa pagina è stata modificata per l'ultima volta il 20 gen 2021 alle 14:53. Per la sua importanza nello sviluppo del cinema, non solo per quel che riguarda il western, nel 1992 Clint Eastwood, regista e interprete de Gli spietati, inserì nei titoli di coda la dedica "A Sergio". Il 9 ottobre 2014 gli è stato attribuito, alla cerimonia del Premio America presso la Camera dei deputati, un premio speciale alla memoria dalla Fondazione Italia USA. Lo stesso ha fatto undici anni dopo, nel 2003, Quentin Tarantino, nei titoli di Kill Bill: Volume 2. Aiutame te. Non essendo un amante del genere originale statunitense, decise di lavorare sul gioco delle maschere, ispirandosi alle opere di Carlo Goldoni.[6]. Successivamente con la sua casa di produzione Rafran produsse anche Il gatto del 1977 di Luigi Comencini e Il giocattolo del 1979 di Giuliano Montaldo. Il giorno successivo alla serata, Vincenzoni apprese dalla televisione del massacro avvenuto in casa di Sharon Tate nel quale erano stati tutti assassinati dalla banda di Charles Manson e pensò che Leone fosse morto assieme agli altri. Dalla seconda metà degli anni sessanta fino agli anni ottanta Sergio Leone lavorò per circa quindici anni a un proprio progetto epico, questa volta incentrato sull'amicizia di due gangster ebrei a New York: C'era una volta in America (1984), un'idea nata prima ancora di C'era una volta il West. Un film di Sergio Leone.Con Clint Eastwood, Gian Maria Volonté, Marianne Koch, Wolfgang Lukschy, Sieghardt Rupp.Titolo originale A Fistful of Dollars.Western, durata 95 min. Io vi ricordo che la notte non chiusi occhio. [3], Sergio Leone nacque a Roma il 3 gennaio del 1929, a Palazzo Lazzaroni in Via dei Lucchesi, a pochi metri dalla fontana di Trevi. Leone che nel frattempo non rimase completamente inattivo: fondata col cognato Fulvio Morsella la casa di produzione "RAFRAN Cinematografica" (acronimo dai nomi sei suoi tre figli: RAfaella, FRancesca, ANdrea), avviò la produzione di due western "picareschi": il primo, con la regia di Tonino Valerii Il mio nome è Nessuno con Terence Hill e Henry Fonda (dove Leone diresse — per sua stessa ammissione — due sequenze del film, ma si fece accreditare solo come produttore esecutivo e soggettista). Io vi ricordo che la notte non chiusi occhio. Azionariato. E per me lo spettacolo più bello è quello del mito. Data uscita al cinema: 19/06/2014. Nel 1931 la famiglia Leone si trasferì a Via Filippo Casini, a Trastevere: "l mio modo di vedere le cose talvolta è ingenuo, un po' infantile, ma sincero. La pellicola, restaurata dalla Cineteca di Bologna, è stata proiettata il 18 maggio 2012 al 65º Festival di Cannes[11], con la presenza in sala di Robert De Niro, James Woods, Jennifer Connelly, Elizabeth McGovern ed Ennio Morricone. Da subito rivelò straordinarie doti tecniche ed artistiche. Nel 1969, durante un viaggio di lavoro negli USA, Sergio Leone e lo sceneggiatore Luciano Vincenzoni ricevettero un invito per un dopocena da uno scrittore statunitense amico di Vincenzoni a casa di Sharon Tate (all'epoca moglie di Roman Polański). Vera incarnazione di riportare il cinema italia-grazie al regista Sergio Leone, che ne fu questo profilo era l’attore Clint Eastwood, no a discreti livelli a parti-interprete così grande da venire acclamato lanciato da Sergio Leone, che di lui amava re dalla fine degli annicome “Maestro” anche dai maggiori cinea- dire: “_____”. E tanto bastò ad entusiasmare gli americani che misero sul piatto un anticipo di circa un miliardo di lire per dare il via al terzo western di Sergio Leone, che infatti, inizialmente, si intitolò "Due magnifici straccioni". [6] Dovendo essere spacciato come western americano, i nomi nei titoli dovevano sembrare americani: così Gian Maria Volontè si chiamò John Wells ed Ennio Morricone si firmò Dan Savio. signore?". Così, in Sergio Leone: Cinema, Cinema la lezione di storia e di immagini delinea la cinematografia di Leone in lungo e in largo, dalle ispirazioni ai film non riusciti. Successivamente, Leone diresse Giù la testa nel 1971, un progetto messo su in poco tempo con un budget medio, interpretato da James Coburn e Rod Steiger. Nel 1984 gli è stato inoltre assegnato il David René Clair. Quest'ultimo progetto - scritto insieme a Luca Morsella (suo aiuto-regista in C'era una volta in America) e a Fabio Toncelli (autore di documentari) - è l'unico di cui rimane una stesura completa ed esauriente della trama e dei personaggi. Il film, presentato a Sestri Ponente nel 1933, raccontava di una rana che, dopo aver visto il primo film sonoro (Il cantante di Jazz, di Alan Crosland, del 1927) si dedicava al canto e al ballo in compagnia di un amico ranocchio. Solo più tardi apprese che all'ultimo minuto Sergio aveva rinunciato all'invito perché, parlando male l'inglese, non era andato alla festa.[27]. Poi però il giorno dopo alle tre del pomeriggio sono alla porta, Leone che mi disse eh papale papale. [17] Le vicende dei protagonisti si svolgono sullo sfondo di un grande affresco storico, la Guerra di secessione americana, secondo le linee e le tematiche più pure del cinema "leoniano"; il titolo richiama un verso dell'Antologia di Spoon River ("a secret none but Mary knows") tratto dall'epitaffio di Francis Turner. Sergio Leone è stato sposato con Carla Ranalli per 29 anni, fino alla morte del regista. Poi però il giorno dopo alle tre del pomeriggio sono alla porta, Leone che mi disse eh papale papale. Pochi sanno che dopo aver girato Il Colosso di Rodi , voleva fare Le Aquile di Roma , altro peplum, non riuscendoci per questioni di budget. Volto molto più noto del regista, Derek pensava che Leone non fosse all’altezza del compito. Il film doveva avere Leone (che già da 4 anni stava pensando al suo "C'era una volta l'America", titolo iniziale del film) come produttore esecutivo: registi iniziali furono, infatti, sulla carta, prima Peter Bogdanovich, poi Sam Peckinpah, infine Giarcarlo Santi, che era stato aiuto regista di Leone in "Il buono, il brutto, il cattivo" e "C'era una volta il West". Dieci anni prima di Stanley Kubrick, che abbiamo celebrato poco tempo fa. Gli americani, poco dopo a cena, chiesero a Sergio Leone "Next movie? Come i bambini della scalinata di Viale Glorioso": la targa con questa scritta è stata affissa per segnalare la casa in cui Leone ha vissuto gli anni dell’infanzia e della gioventù lungo la scalinata di viale Glorioso che scende verso Trastevere. Dieci anni prima di Stanley Kubrick, che abbiamo celebrato poco tempo fa.Entrambi giganti del cinema, entrambi scomparsi troppo presto. [12] Il film in versione restaurata è stato proiettato al cinema dal 18 al 21 ottobre 2012 e dall'8 all'11 novembre 2012.[13]. Dalla loro unione nacquero tre figli: Francesca, Raffaella ed Andrea. Il film è quello dove forse Leone manifesta maggiormente le sue riflessioni sull'umanità e la politica. «Il cinema deve essere spettacolo, è questo che il pubblico vuole. Comunque il lavoro verrà portato a termine seppure con polemiche con de Laurentiis che imporrà alcune scelte nel montaggio finale, tra cui una canzone nei titoli di coda del film che nello script originale doveva terminare con il silenzio del mare ghiacciato, silenzio che sarà sostituito dalla voce di … Una possibile controparte, a mio parere più riuscita ma che ebbe analoga sfortuna oltreoceano, è invece C’era una volta in America (1984) di Sergio Leone, che nella sua meravigliosa versione restaurata ed estesa del 2012 arriva a 250 minuti. Il rimontaggio dell'opera, fatto in ordine cronologico stravolgendo l'impostazione originale dei flashback e flashforward, causò dunque un flop sul mercato statunitense, anche se la versione originale, proposta in Europa e quella proposta anni dopo sia in VHS sia in DVD, riscosse grande apprezzamento. E non aveva certo intenzione di andare in pensione anticipata: poco prima… Leone, spiazzato, volse lo sguardo in cerca d'aiuto a Luciano Vincenzoni, cosceneggiatore di "Per qualche dollaro in più", il quale senza scomporsi raccontò la trama del film "La grande guerra", di cui era stato sceneggiatore, in chiave western. Grande amante del cinema italiano e di Leone, secondo un aneddoto raccontato dallo stesso regista sul set de Le iene del 1992, agli inizi della propria carriera, non conoscendo ancora tutti i termini tecnici cinematografici era solito chiedere ai propri cameraman "give me a Leone", ovvero "datemi un Leone", per avere uno di quei suggestivi primissimi piani sui dettagli, marchio di fabbrica del regista romano. ", cioè quale fosse il prossimo film. Stephen King, nell’introduzione all’edizione del 2003 de La Torre Nera, una serie di romanzi di genere fantastico (una commistione di fantasy, fantascienza, horror e western), indica tra le fonti Il Signore degli Anelli e Il buono, il brutto, il cattivo. È il primo film di Leone come regista accreditato, che lo ha visto al lavoro su un genere, il peplum, di cui aveva già avuto esperienza (come aiuto regista di Quo vadis e Ben-Hur e regista della seconda unità e sostitutivo ne Gli ultimi giorni di Pompei). Poi verrà imbarcato il terzo protagonista, il brutto Eli Wallach... Tutti e tre i film si avvalsero delle notevoli colonne sonore di Ennio Morricone (il quale, proprio con "Il buono, il brutto, il cattivo", inizia a comporre le musiche prima del film sulla base della sceneggiatura, e non dopo, sul montato), compositore reso noto proprio grazie a queste opere, che accompagnerà Leone nella realizzazione dei tre successivi film fino a C'era una volta in America nel 1984. Tu devi fa' da solo te ne vai da … Credo che come valore assoluto, in senso oggettivo, i film di Sergio Leone siano tutti dei grandissimi film. La vicenda, ambientata nell'isola di Rodi, aveva come protagonisti due amanti: un viaggiatore e la figlia del re di Rodi, finanziatore della costruzione di un enorme gigante di bronzo in grado di versare braci ardenti sui viaggiatori nemici che osavano avvicinarsi troppo all'isola. Entrambi giganti del cinema, entrambi scomparsi troppo presto. L'operazione ha previsto anche l'aggiunta di 25 minuti di scene eliminate, presenti nel primo montaggio realizzato dal regista, e il ripristino del doppiaggio originale. È riconosciuto come uno dei più importanti e influenti registi della storia del cinema,[1] particolarmente noto per i suoi film del genere spaghetti-western. Nel 2001 il regista Jean-Jacques Annaud si ispirò a questo soggetto per Il nemico alle porte, trasferendo però l'azione nell'Assedio di Stalingrado. I produttori affidarono lo sviluppo di una nuova opera cinematografica a Leone (che nel frattempo nel 1960 aveva sposato Carla Ranalli, ballerina del Teatro dell'Opera di Roma), il quale sviluppò la stessa come una ridicolizzazione del genere, pur restando fedele alla struttura di base. Al contrario i personaggi di Leone presentano elementi di marcato realismo e verità: raramente sono sbarbati e appaiono sporchi e talvolta rozzi. Lo sguardo si allarga e il regista, pur mantenendo la capacità analitica di scomposizione dell'azione e di arresto del tempo, conquista il senso dello sguardo fordiano, il piacere di far cavalcare l'occhio entro coordinate geografiche conosciute" (G. Brunetta[20]). Sergio Leone moriva il 30 aprile 1989. Purtroppo, il sorriso enigmatico del personaggio di Noodles – interpretato da uno straordinario Robert De Niro – è l’ultima immagine che abbiamo del cinema di Sergio Leone: stroncato da un attacco di cuore, il cineasta morì prematuramente nel 1989, non riuscendo a realizzare quel film sull’assedio di Stalingrado a cui pensava da tempo. Gli anni sessanta: gli "spaghetti-western" e il successo, Io, Sergio Leone, ingenuo e infantile come i bambini di viale Glorioso, La storia: Morricone e Sergio Leone insieme alle elementari, Quando Sergio Leone rifiutò di dirigere il Padrino, Barry Lyndon: lotta tra istinto e ragione come continuum nel cinema kubrickiano, Once upon a time in America in a version that is 25 minutes longer, "C'era una volta in America": De Niro commosso, The Space Extra presenta: C'era Una Volta In America, Leone Film Group si quota in borsa. Sergio Leone (/ l i ˈ oʊ n i /; Italian: [ˈsɛrdʒo leˈoːne]; 3 January 1929 – 30 April 1989) was an Italian film director, producer and screenwriter Filmography Main works. Sergio Leone è stato anche regista di sette spot pubblicitari, come nel caso del primo, il premiatissimo "Il diesel si scatena", girato nel 1981, su commissione della Publicis, per reclamizzare la Renault 18. Kurosawa vince la causa e a Leone non resta che concedere una percentuale dei diritti. Sergio Leone è oggi considerato uno degli artisti più iconici e che … Sergio Leone (Roma, 3 gennaio 1929 – Roma, 30 aprile 1989) è stato un regista, sceneggiatore e produttore cinematografico italiano. [6], Nei primi anni sessanta, la richiesta di peplum si esaurì, anche se Leone, dopo un biennio di collaborazioni alle sceneggiature di film del genere, dopo "Il colosso di Rodi", stava lavorando alla preparazione del suo terzo peplum, o "film sandalone" (come lo chiamava egli stesso): "Le aquile di Roma", una sorta di remake di "I sette samurai" in chiave peplum. Tu devi fa' da solo te ne vai da … C'era una volta il West: ecco perchè Henry Fonda non voleva girare il film. Si presentano in genere come antieroi, personaggi dalle personalità complesse, astuti e spesso senza alcuno scrupolo. Sergio Leone era nato nel gennaio di novant’anni fa e morì trent’anni fa, il 30 aprile 1989. Questo film rappresentò l'ultima esperienza nel genere peplum per Leone, che rifiutò le numerose proposte successive dei produttori cinematografici per riprendere la tematica della sua prima regia. [6] Grazie alla lunga esperienza, Leone riuscì a produrre il film con un basso budget che sembrasse tanto spettacolare quanto un vero e proprio kolossal di Hollywood. D’altra parte si sa che la l storia del film è stata complicata e tutt’altro che tranquilla. In questo periodo a Leone fu affidata la stesura della sceneggiatura di un western, tratto da l romanzo western "The bounty kioller", di coproduzione italo-spagnola, avviata dall'ispanico Josè Maesso e sostenuta dall'italiana "Jolly Film" di Papi e Colombo. Sergio Leone voleva che i suoi film fossero dei film epici, ero diventato un po' il suo beniamino, mi portava a vedere quando girava i film e mi diceva che il personaggio di Charles Bronson in C'era una volta il west, lui lo faceva sempre entrare nel fotogramma da destra verso sinistra. Il film, che copre più di sessant’anni di storia americana, fu l’ultimo lungometraggio dell’autore scomparso nel 1989. Trova i migliori Film e Serie TV disponibili sulle principali piattaforme di streaming legale. Questi elementi di crudo realismo continuano a vivere in alcuni western odierni.