Vorrei dire due parole sulla fase break, cioè l'azione in cui una squadra si trova impegnata nei fondamentali di muro, difesa e nel successivo contrattacco.Questa fase presenta notoriamente molte più variabili rispetto al cambio palla, in quanto l'attacco avversario è sicuramente più vario rispetto al servizio in termini di traiettoria, velocità, tipo, ecc. La seconda linea in zona 1, infatti, si può lasciare con muro a 0, o comunque si ha spesso il tempo per uscire dalla lettura e arrivare a comporre un muro a 1 o 2 giocatori. senza il gioco. Il giocatore esterno, oltre a scegliere appropriatamente il tempo di salto, dovrà avere cura di effettuare un muro il più possibile composto e ordinato, per dare un riferimento sia al centrale che raddoppierà (ed eventualmente al terzo muratore) sia, soprattutto, alla difesa. Il talento e la disponibilità dei ragazzi a questo tipo di lavoro proposto dallo staff tecnico hanno portato la Samgas • Analisi tecnica della fase break point nella pallavolo femminile 10.30 Docente Nazionale Modulo 19-(Sis.Al5) • Principi metodologici nell’allenamento del break point per la pallavolo femminile 14.00 Docente Nazionale Modulo 14-(Mod.Pr4) • Analisi tecnica della fase break point nella pallavolo maschile 16.00 Docente Nazionale In caso di alzata staccata da rete su cui si intende comunque murare, si possono adottare diverse scelte: Le due eccezioni più importanti sono le eccezioni legate all’assenza di muro, ossia a situazioni in cui offrire un piano di rimbalzo all’attaccante può essere più controproducente (rischio non solo di mani – out e invasioni, ma anche semplicemente di palle appoggiate e rigiocate dall’avversario) che utile, rispetto invece al giocare solo con la difesa. Infine, si presti attenzione alla zona di partenza del servizio: questo aspetto è interessante per la gestione sia dei tempi di intervento dei ricevitori, sia per le traiettorie di entrata – uscita che devono essere gestite. L’appoggio è a carico dello schiacciatore di seconda linea e del libero, che dovranno occuparsi idealmente di tutto il campo, fatta magari eccezione per i palloni che cadono nei pressi di un attaccante e quelli molto corti; A livelli molto alti, quando la Pipe è un’uscita significativa, si tende ad affidare quasi tutto il campo al Libero; Gli attaccanti si preparano alla fase offensiva. In generale, quindi, i fondamentali coinvolti sono: La fase BP, in generale, deve rispondere al Cambio Palla avversario. Il difensore di posto 6 ha diverse possibilità: Ad ogni giocatore devono essere assegnati due compiti: Come nel caso del muro, la calibrazione degli interventi da assegnare ai singoli giocatori dipende dalle scelte degli allenatori, che devono garantire una certa stabilità nella gestione dei palloni più frequenti. Visualizza altre idee su pallavolo, schema, allenamento pallavolo. I migliori articoli del blog +3 inediti!! all visits – 5610: Tecnica e tattica nella fase break point, Libro di Nello Mosca. (George Bernard Shaw). Spedizione gratuita per ordini superiori a 25 euro. 300x210, 16 pagine, in italiano, Ed. Il comportamento da assumere è quindi il seguente: La rilevazione e segnalazione di questa eccezione spetta solitamente all’alzatore (che urla qualcosa come “Entro!“), poiché è lui il maggiore interessato a questo tipo di adattamento. Ad esempio, utilizzando il codice colori, si può assegnare ad ogni giocatore un semaforo: Alcuni allenatori amano anche fornire un semaforo rosso a tutti i giocatori (magari con qualche eccezione), in base ad alcuni momenti della gara: Alcune situazioni da utilizzare per valorizzare il proprio servizio: Un allenatore, nell’immaginare la successione dei propri servizi, cercherà quindi di creare un certo equilibrio tra i semafori e, durante la gara, dovrà essere in grado di apportare le dovute modifiche. Giocatore più scarso in ricezione (eventualmente dal lato in cui è più scarso): questa è una delle regole più utilizzate, ma richiede di conoscere a priori (o rilevare durante la gara) lo scout dei ricevitori; Battuta costante sul Libero (specie a basso livello, non è affatto detto che il Libero sia quello più bravo in ricezione e, soprattutto, che abbia il giusto temperamento per sopportare tutta una partita a ricevere). Infatti, è importante che i giocatori si abituino a svolgere un attento lavoro di analisi e decisione nei pochi istanti che vanno dalla conquista dell’ultimo punto all’inizio dell’azione successiva. 6 contro 6 LAVORANDO SUI PARTICOLARI DELL’ATTACCO. Spedizione gratuita per ordini superiori a 25 euro. Tecnica e tattica nella fase break point, Libro di Nello Mosca. Corto in zona 4, per limitare la partecipazione all’attacco dello schiacciatore ricevitore; Corto nella zona di entrata del centrale o in zona 3, per limitare la sua partecipazione alla manovra offensiva; In zona 2/1, per obbligare l’alzatore ad alzare palloni che gli arrivano sempre da dietro (specie a bassi livelli, questa tattica può dare molti frutti); Nella traiettoria percorsa dall’alzatore in penetrazione; Zone di conflitto tra i ricevitori (ideale nelle battute rapide); Zone più o meno scoperte a seconda della rotazione avversaria. OBIETTIVO PRINCIPALE: Pallonetti in posto 4-3, OBIETTIVO PRINCIPALE: Diagonale forte fuori dal muro, OBIETTIVO SECONDARIO: Palle nel cuore del campo toccate dal muro, OBIETTIVO PRINCIPALE: Toccate lunghe dal muro, OBIETTIVO SECONDARIO: Palle nel cuore del campo, OBIETTIVO SECONDARIO: Pallonetto dietro al muro, La direzione che intenderanno murare all’esterno che hanno di fronte, L’eventuale gioco ad opzione sul centrale, Il comportamento verso il centrale avversario, Eventuali comportamenti particolari nel raddoppio a muro. Ad esempio: In alcuni casi, durante la partita si possono adottare scelte piuttosto aggressive per contrastare il primo tempo avversario. Le eccezioni a muro si verificano dopo il secondo tocco avversario e riguardano l’impossibilità di completare attacchi efficaci da parte dell’avversario. Con ricezione negativa saltano opzioni e assistenze e ci si prepara a predisporre un muro bene chiuso e composto a 2 o a 3 giocatori sull’unica uscita di attacco disponibile. In questo modo: Se alza l’alzatore, anche da metà campo, gli attaccanti esterni dovrebbero mettersi sempre in condizione di giocare una palla rapida, per non trovarsi sempre contro un muro a 3 schierato e composto. IL CONTRATTACCO di M. Moretti e R. Righi (PvSupervolley 02/07) Per spiegare la nozione di contrattacco bisogna partire dalla difesa. Una volta che il laterale ha verificato di essere solo (il centrale o il posto 6 possono urlare “Solo!” o “Uno!“), egli avrà la più totale libertà nella gestione del proprio muro, indipendentemente dallo schema chiamato in precedenza. Per l’esterno vicino, potrebbe essere difficile seguire la traiettoria della palla (che magari arriva da dietro e molto vicino) ed attaccare limitando gli errori; Per l’esterno lontano, potrebbe essere difficile eseguire un’alzata precisa. Essendo il primo tocco estremamente facilitato, l’organizzazione del sistema deve essere fatta in funzione del contrattacco, che deve prevedere 3 o 4 uscite. Infine, è bene ricordare che non è possibile codificare tutto e che, quindi, la comunicazione è alla base della riuscita di un gioco di squadra efficace. In generale, è bene ricordare che sono moltissime le situazioni in cui, in gioco, l’alzata non viene effettuata dal palleggiatore: un palleggio di alzata alto e preciso, anche se non smarcante, dovrebbe quindi essere considerato un elemento indispensabile per il bagaglio tecnico di un qualsiasi giocatore. Il materiale mostrato è l’unione di appunti personali, credenze personali, materiale trovato sul web, materiale di corsi ed aggiornamenti. ... Ciao a tutti, come sempre vorrei scusarmi per la poca presenza nel blog, solitamente posto almeno un articolo ogni 4 giorni circa, ed è quas... A molti il titolo di questo blog avrà fatto storcere il naso, posto curiosità e magari molti dubbi. La Fase PERIODICA del corso si svolgerà interamente ON-LINE da venerdì 8 gennaio 2021 a domenica 16 Maggio 2021 e prevede 32 moduli così suddivisi: o 5 Teoria e Metodologia dell’Allenamento o 18 Didattica, Tecnica e Pratica dell’Allenamento o 3 Cenni di Preparazione Fisica per la Pallavolo o 2 Medicina applicata allo Sport 12 PER INFO E ORDINI TEL. Gianpietro Rigano – Programmazione ed Organizzazione della fase Break Point – 08/11/2020 9 Novembre 2020 Mario Barbiero – Programmazione dell’Allenamento ed Esercizi – 03/10/2020 Diventa determinante, l’allenamento tecnico, attraverso la sintesi, alla ... Da una fase didattica quindi si passa ad una fase … Analisi tecnica della fase break point nella pallavolo maschile Analisi video dell’organizzazione del reak point nella pallavolo mashile di Serie . Le due soluzioni adottabili per il posto 6 sono quindi: L’immagine mostra solo uno dei possibili esempi di posizionamento: va sempre ricordato che il posizionamento effettivo dei giocatori dipende dall’attaccante, dal proprio muro e dall’alzata. Per gli attacchi interni di secondo tempo la guida è solitamente affidata al centrale. Ecco tutto quello che dovresti sapere per allenare, un giorno, il tuo team di volley! particolari per il SERVIZIO (3-1) (3 1) By Andrea Anastasi 33 Dunque si studiano situazioni standard di “fase break” con muro e difesa contro attacco palla alta e situazioni con muro e difesa contro palla spinta o primo tempo. Ho letto i termini e le condizioni di utilizzo. Le misure del campo di pallavolo sono definite in metri. Cari allenatori, finalmente torno a scrivere per parlare, come sempre, di pallavolo: oggi in particolare delle fasi Ricezione-Attacco (ex fase cambio-palla) e Fase Contrattacco (detta anche break point). Per organizzare un contrattacco efficace è necessario che siano i singoli attaccanti a chiamare ad alta voce il tipo di palla che vorranno attaccare. La seconda linea è schierata in modo da raddoppiare il posto 1 sul primo tempo. Infatti, è importante che i giocatori si abituino a svolgere un attento lavoro di analisi e decisione nei pochi istanti che vanno dalla conquista dell’ultimo punto all’inizio dell’azione successiva. In questo caso la cronologia delle minacce è: L’aspetto da considerare in questo caso è il secondo tocco offensivo, poiché l’alzatore è a tutti gli effetti un potenziale attaccante. Per quanto sia lodevole l’idea di attaccare un primo tempo anche con palla molto staccata da rete, quando il punto di partenza è sui 3 metri o oltre, o alle spalle del centrale, è probabilmente preferibile prepararsi alla copertura del laterale, poiché un primo tempo sarebbe comunque tecnicamente molto difficile da schiacciare in maniera incisiva e senza muro (tempo di volo della palla molto elevato). La chiamata dell’assistenza non viene solitamente codificata, poiché è decisa dalla panchina in maniera stabile. Il comportamento da adottare è quindi: Riguardo a chi debba essere il rilevatore dell’eccezione, ci sono molte tesi, tutte valide, adottate da diversi allenatori: Ben diversa è l’eccezione free ball concessa: in questo caso l’avversario non è in grado di completare un attacco (la ricezione è valutata /) e ci deve concedere una palla facile. Una precisazio... Come mi ha suggerito un lettore oggi vorrei parlare della preparazione fisica, in particolare non tanto gli esercizi ma c ome fare a program... var uri = 'https://impit.tradedoubler.com/imp?type(js)g(21417610)a(2033301)' + new String (Math.random()).substring (2, 11); Allenare la fase "Battuta-ricezione" e la fase Contrattacco. fase di Battuta-Punto (o Break Point). Lo schema 2 – 1 – 3 prevede di avere sempre un giocatore (quello di posto 1 con attacco da zona 4, quindi in generale il giocatore della parallela) in copertura fissa del pallonetto, dietro al muro. La fase Break Point (oggi più conosciuta come Fase Battuta – Punto) è la fase di gioco svolta dalla squadra al servizio, ma, più in generale, da una qualsiasi squadra che debba iniziare lo scambio con un servizio o con un attacco/contrattacco avversario. In questo caso è utile evitare di murare, ma è anche vero che, se il palleggiatore è in seconda linea, è meglio che questo si occupi prima della difesa e solo successivamente, eventualmente, dell’alzata. Un’altra possibilità è quella di utilizzare la Pipe come soluzione d’emergenza. LA FASE RICEZIONE PUNTO (CAMBIO PALLA) ANDREA ANASTASI ... MOTORIO nella pallavolo ... ANALITICI. A basso livello (assenza di primo tempo), invece, è bene perseguire una certa disciplina. 05/05/2019 MODULI 15 - 16 Ore 09.00 - 13.00 Centro Pavesi Fipav Prof. G. Volpicella Principi metodologici nell’allenamento del cambio palla per la pallavolo femminile Si inseriscono lavori + complessi. Si parla allora di gioco ad opzione, nel senso che uno o più giocatori a muro salteranno con il centrale avversario per murare il primo tempo, senza poi sapere se questo verrà effettivamente servito o meno. Corso di specializzazione sulla fase break - Parte 1 - 5 LEZIONI DI 2 ORE - MAX 20 ISCRITTI - CORSO PER I COACH DI TUTTE LE CATEGORIE A CHI LO CONSIGLIAMO Il corso è consigliato a tutti i coach che vogliono approfondire nel dettaglio la fase break. Le esercitazioni proposte sono state divise in base all'obiettivo, per cui si parla di esercizi in ricezione-punto (o fase cambio palla), esercizi in fase break-point ed esercizi ad obiettivo misto con tali obiettivi primariamente stabiliti per il sestetto dei titolari e con le riserve che avranno il solo compito di contrastare il gioco avversario. La fase Break Point inizia solo apparentemente con il servizio. Per quanto riguarda i centrali, essi avranno un compito molto importante nell’organizzare una manovra controffensiva efficace: ogni volta che è possibile essi dovranno mettersi in condizione di effettuare un salto di primo tempo, anche con un solo passo di rincorsa (a volte anche brevissimo), per dare pressioni al centrale a muro nell’altro campo. Battuta corta in zona 2, in P1, sullo schiacciatore di prima linea. Con palleggiatore in seconda linea, ad esempio, ci si occuperà prima di tutto della gestione delle direzioni preferite del centrale. Il concetto principe che deve essere ben tenuto in considerazione dai difensori è quello di cono d’ombra, ossia il cono idealmente coperto dal muro: in generale, i giocatori in difesa dovrebbero mettersi al di fuori di questo cono (la regola visiva da adottare è che “bisogna sempre vedere la palla“), anche se in alcuni casi si richiede ai giocatori (solitamente al posto 6) di portarsi dietro al muro per recuperare eventuali palloni toccati. Il contrattacco in Pipe viene utilizzato in due maniere differenti: La Pipe è un’uscita d’attacco efficace nel momento in cui esiste una finta di primo tempo credibile, che possa permettere all’attaccante di seconda linea di avere un muro scomposto, mal posizionato o fuori tempo. La difesa si deve sistemare secondo la regola delle rotazioni difensive: i quattro difensori dovranno ruotare in senso orario per guadagnare una posizione utile alla difesa: Un servizio in salto a rotazione ha, di norma, semaforo verde se molto redditizio, o giallo; E’ bene non forzare eccessivamente il servizio quando si dispone di una linea di muro molto forte (e viceversa); E’ bene non forzare eccessivamente il servizio quando l’avversario si trova in una rotazione debole o gestibile (e viceversa); E’ possibile forzare maggiormente il servizio quando si è sotto di diversi punti; Ad un giocatore con elevata positività (S#% + S+% + S/%) è possibile dare una certa libertà di gestione. A causa dell’enorme quantità di schemi presentati, è possibile che vi siano alcuni errori: se li rilevate, sarò molto contento di riceverne segnalazione per email e correggerli. Questo tipo di eccezione deve essere letta da tutti i giocatori, ma può essere rilevata ad alta voce da un qualsiasi giocatore: l’ideale è il muratore esterno, perché è quello interessato all’adattamento maggiore. Va tenuto presente, in generale, che su battute diagonali è più facile avere l’assistenza del compagno di fianco in ricezione. 2006 Prezzo Euro5.00 , in Italiano C’è un caso particolare da considerare, che è quello delle uscite a lunga distanza, ad esempio dopo un tocco di muro che fa schizzare la palla molto lontana. In generale, un muro a lettura tenderà a coprire la direzione intuita (mani sulla palla), mentre quello ad opzione prevederà di indicare la zona coperta. Organizzazione complessiva del sistema di muro. Una volta verificato che non ci sono eccezioni a muro, oppure dopo aver apportato gli opportuni adattamenti, si passa all’analisi di eventuali eccezioni difensive, causate da lacune del muro. Proposta di allenamento: richiamo dei fondamentali per la fase break nel riscaldamento. In questo esempio, si adotta uno schema del tipo 2 – 1 – 3 (il primo numero indica il numero di giocatori a muro, il secondo quelli in copertura fissa del pallonetto, il terzo quelli in difesa) per un attacco da zona 4 avversaria. In particolare le chiamate dei laterali riguardano: Nei confronti dell’attaccante laterale di fronte, il giocatore laterale ha tre possibilità: Dal punto di vista tecnico, la posizione effettiva di muro dipende dall’alzata e dall’attaccante: il giocatore deve seguire la rincorsa dell’attaccante per posizionarsi a muro. Per il muro, un concetto importante è quello di guida del muro, ossia il giocatore che determina il punto di stacco (riferimento per la difesa) e il tempo di salto. 1) : è un esercizio completo, non solo rinforza globalmente gli arti inferiori sia in fase di discesa che in fase di risalita, ma stimola la mobilità del bacino (capacità di antiversione e retroversione). Organizzazione del gioco #2: Fase Cambio Palla, Organizzazione del gioco #1: Introduzione, teoria delle eccezioni, Organizzazione del gioco #3: Fase Break Point | Repubblica Sportiva, Scopri come i tuoi dati vengono elaborati, Considerazioni sull’allenamento Under14 Maschile, parte 2: Programmazione e pianificazione degli obiettivi principali, Direttore Tecnico - FM Religion - Football Manager Religion Community, Appunti direzione tecnica #1 – Il ruolo di un Direttore Tecnico, Estrazione, elaborazione e montaggio video con LongoMatch, Differenze tra primo e secondo schiacciatore. La proposta complessiva prevede una integrazione di esercizi a punteggio speciale riferiti al settore giovanile, il seniores maschile ed il seniores femminile. Le esercitazioni sono divise in base all'obiettivo: esercizi in fase (o cambio palla) ricezione-punto, break-point ed obiettivo misto, specifici per titolari e con le riserve. Questi elementi possono essere facilitati dalle statistiche fornite in fase di briefing tecnico e possono riguardare: In alcuni casi il centrale può comunicare alla difesa un comportamento anomalo verso un esterno, ad esempio: Le operazioni da compiere prima del servizio, come visto, sono molte. In una prima fase, ciascun giocatore si occuperà di analizzare la rotazione avversaria e, avvalendosi sia delle informazioni ricevute dai tecnici (briefing tecnici, time – out…), sia da quelle elaborate durante il resto della gara (memori… Parlando di quest’ultima, nei Le politiche adottabili sono molteplici e l’importante è che siano ben chiare a tutti i giocatori a muro in ogni rotazione: Nel secondo caso, primo tocco direttamente nel nostro campo ma staccato da rete, possiamo assimilare questa eccezione a quella di Free ball concessa, di cui parleremo dettagliatamente in seguito, quando vedremo le eccezioni a muro.